Care amiche e cari amici,
nell’iniziare a scrivere la lettera mi sono ritrovato a canticchiare “... Non
so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza ...”, parole di una canzone dei primi anni ‘70
del cantautore Guccini. Erano gli anni in cui la nostra Italia arrivò a sfiorare per poche decine di
miliardi di USD il quarto posto assoluto nel G6, posizione destinata da lì a poco a precipitare,
annunciata da una profonda svalutazione della nostra lira e da un’alta inflazione riconducibile
interamente al rincaro petrolifero. In quegli anni parlare di sviluppo economico e comunitario
aveva un’accezione diversa da quella di oggi. Se ieri discutere di sviluppo accendeva grandi e
interessanti dibattiti, oggi quell’euforia si è tramutata in preoccupazione per noi ma soprattutto
per le prossime generazioni. Pertanto una piccola riflessione sul tema del mese è quanto mai
necessaria, visti i panorami economici profondamente e velocemente modificati, con ripercussioni
significative – in positivo ed in negativo – sulle economie di tutti i paesi del mondo, che hanno
posto in dubbio i principali sistemi di welfare che per decenni hanno sostenuto giovani, pensionati,
persone in cerca di occupazione.
Il Rotary può realmente avere una sua voce su questo tema?
Due sono le parole chiave del tema “sviluppo”, economico e comunitario, ciascuna della quali,
con significati assimilabili ma diversi.
I rotariani in genere e soprattutto quelli del nostro Distretto sono sempre stati attivi, e continuano
ad esserlo tramite la nostra Fondazione, nelle iniziative per lo sviluppo economico dei paesi una
volta considerati lontani, ma oggi più vicini che mai. Anche le altre grandi organizzazioni
internazionali sono orientate a modulare i flussi migratori tramite lo sviluppo economico dei
territori di origine. La grande progettualità in campo internazionale – Global Grant – non deve
certamente limitare l’azione sul nostro territorio, ma non possiamo dimenticare il senso
internazionale del nostro Rotary e l’importanza del nostro impegno nei paesi a basso sviluppo
economico: è un impegno anche etico nei confronti dei nostri fratelli più deboli. Continuiamo a
pensare in grande per creare ‐ specialmente nelle comunit pi povere, ma non solo in esse ‐
condizioni di sviluppo sostenibile, che assicurino il soddisfacimento dei bisogni primari e il
rispetto dell’ambiente, per offrire condizioni di vita dignitose.
Interessarsi dello sviluppo economico e comunitario significa anche contribuire a migliorare le
condizioni igienico-sanitarie di un paese e intervenire nella prevenzione e cura delle malattie. I
rotariani in quest’ambito, fin dal lontano 1988, hanno investito tempo, denaro e sacrificato vite
umane per realizzare un sogno: debellare la poliomielite. Il 24 ottobre apprestiamoci a festeggiare
la Giornata mondiale della poliomielite ricordando a tutti che siamo molto vicini alla meta, ma
non possiamo interrompere proprio ora il nostro impegno per eradicare il poliovirus, cioè per
eliminare globalmente l’agente responsabile dell’infezione che colpiva soprattutto i bambini nella
prima infanzia causando paralisi e talvolta anche la morte.
Il nostro Distretto da nove anni, grazie all’intuizione del Club Venezia Riviera del Brenta e in
particolare di un suo socio, ha legato la campagna End Polio Now del Rotary all’evento sportivo più
importante di Venezia: la Venice Marathon. Da circa sei anni, la piattaforma della Rete del Dono,
2
tramite la quale effettuiamo la raccolta fondi per questa iniziativa, ha istituito un premio speciale
di € 2.000 che viene assegnato alla migliore Charity (ONP) presente alla Venice Marathon: si tratta
di raccogliere entro la data di inaugurazione della manifestazione almeno € 20.000 da donare al
fondo PolioPlus.
Il Distretto 2060 ha sempre vinto questo importante traguardo, a volte anche con avvincenti testa
a testa a ridosso del giorno di scadenza con le altre 22 Charity presenti alla Venice Marathon.
Ci siamo sempre riusciti perché la nostra organizzazione ha delle capacità e potenzialità che non
hanno uguali al mondo per generosità, volontà e caparbietà nel perseguire gli obiettivi in cui
crede.
Non vogliamo fermarci e per tale motivo vi chiedo di eseguire prontamente i versamenti dei club
che sostengono i propri runner alla Venice Marathon (più di 150 runner Rotary) sulle rispettive
pagine della Rete del Dono in modo da raggiungere il primo step dell’obiettivo (€ 20.000) entro il
24 ottobre 2019. La nostra iniziativa continuerà fino alla fine di gennaio 2020 per conseguire
l’obiettivo finale dei lusinghieri € 40.000, ricordando che ogni donazione effettuata tramite la
piattaforma della Rete del Dono per questa iniziativa può essere detratta fiscalmente dalle
persone fisiche e dalle aziende.
Insieme vogliamo contribuire ad eradicare la polio e a far conoscere il nostro impegno e per farlo
quest’anno, grazie alla collaborazione di 8 club della provincia di Venezia, nei sabati del mese di
ottobre vi sarà un fiume rosso di 18.000 bambini che nelle Family Run, quattro corse non
competitive rivolte alle scolaresche di Chioggia, San Donà di Piave, Dolo e Mestre, indosseranno la
maglietta rossa della corsa, su cui campeggia la scritta gialla END POLIO NOW.
Insieme possiamo fare grandi cose, ricordando che abbiamo fatto una promessa solenne ai
bambini di tutto il mondo: mai più bambini ammalati di polio.
Fino all’ultimo bambino!
Io dono ... E tu?
Una stretta di mano e ... viva il Rotary